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quando qualcuno mi studierà ovvero non sono altro che la pelle che indosso, 2009
legno, pellicce riciclate ritagliate e cucite a mano, elastico sintetico, piedini di gomma / wood, recycled furs cut and sewn by hand, elastic synthetic, rubber feet
123x197x106 cm |
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particolare da / detail from quando qualcuno mi studierà ovvero non sono altro che la pelle che indosso |
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particolare da / detail from quando qualcuno mi studierà ovvero non sono altro che la pelle che indosso |
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particolare dalla parte inferiore / detail from the bottom side quando qualcuno mi studierà ovvero non
sono altro che la pelle che indosso |
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Degli uomini selvaggi e d'altre forasticherie
LAB 610 XL/Sovramonte_BL
Questo lavoro si basa sul contorno contemporaneo/museale che chiude e forse stritola l’essere selvaggio, il freak e tutto ciò che c’è di primitivo: dal reperto osseo con le proporzioni sfalsate e quindi mirabolanti per la moderna scienza, al ritrovamento fossile, allo studio della capienza cranica, alla preda riutilizzata per sopperire la difficoltà di ambientarsi alle condizioni climatiche avverse...
“Alla fine, tirando le somme, non sono altro che la pelle che indosso.
Mi hanno avvistato. Mi hanno criticato. Mi hanno ucciso e mi hanno osannato. Dalla storia alla bacheca degli orrori.
E quindi parlo di chi altre pelli le ha sfoggiate prima di me ed ora fa parte della collezione di feticci pubblica o privata.
La pelle, tirata sul trespolo non è altro che il simulacro di se stessa. Non è altro che il ricordo della forma o dell’idea che abbiamo provato a centrare dentro la nostra mente”.
…Così una struttura dal forte rigore formale e dalle linee pulite annullerebbe il superfluo ed evidenzierebbe con chiarezza il profondo significato dell’opera.
parole libere e progettuali
Nero
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