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LA MALA EDUCACIÓN
Nero, profondamente consapevole del potere persuasivo delle immagini e delle parole, si esercita in slittamenti di senso alla ricerca della natura nascosta della comunicazione del potere. La sua analisi del mondo dell’economia internazionale ha prodotto un codice di interpretazione che lui stesso definisce “post-reale” e che svela, attraverso l’apparente nonsense, la complessa opera di corruzione dell’immaginario che regimenta la società contemporanea. The richest part of me is you raduna in una installazione dai confini instabili tutti quegli elementi che nutrono l’immaginario della più sfrenata cultura comunicativa. Dalla lussuria asessuata del consumismo al misticismo di creature dell’immaginario fantascientifico, dai simboli della ribellione ai feticci di un mondo a colori pastello, passando per una religiosità da rivista patinata per arrivare a un’umanità mutilata (un severo e poco indulgente autoritratto dell’artista). Il terreno semantico di questa sconquassata (ma formalmente rigorosa) fiera delle vanità è una specie di report del rapporto linguistico e culturale tra Stati Uniti e Europa. Una relazione dalla quale il vecchio continente esce con l’immagine a colori sbiaditi di un vecchio pollaio, sul quale le stelle dell’UE si confondono con quelle di un motel di dubbio prestigio, il Chicks’ Motel, un motel per pollastre. Testo estrato da Ipotesi di obiezione
Nero is keenly aware of the persuasive power of images and words and concentrates on sense shift to uncover the hidden communicative nature of power. His analysis of the world of international economy has produced an interpretative code that he himself defines as "post-real" and that reveals, through its apparent nonsense, the corrupted imaginary which regulates contemporary society. The richest part of me is you gathers in an installation characterized by fuzzy borders all those elements which nourish the imaginary of the wildest communicative culture: from the asexual consumerist lust to the mysticism of fiction creatures, from the symbols of rebellion to the fetishes of a pastel-colored world, from a glossy magazine religious belief to a crippled humanity (a severe and little indulgent artist’s self-portrait). The semantic ground of battered (but formally rigorous) Vanity Fair is a kind of report about the linguistic and cultural relationship between the United States and Europe. A report which describes the Old Continent as the faded image of an old chicken coop, overcome by a sky where the EU’s stars mingle with those of an unimpressive motel, the Chicks' Motel. Text extract from Objection hypothesis
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